Il Vaticano considera l’UE un pulpito di paese
Scandalo e gelo presso il Parlamento Europeo in seguito alla notifica di un promemoria datato 8 gennaio 2010 e inviato dal Nunzio Apostolico Luigi Ventura agli eurodeputati del Partito Popolare Europeo a Strasburgo. Nel documento il Vaticano chiede la modifica di due progetti di risoluzione, uno sulle discriminazioni sessuali e uno legato alle politiche sociali di popolazione e sviluppo.
E quale può essere mai essere stato l’oggetto di queste modifiche tanto anelate da piazza San Pietro?
Ma ovviamente l’aborto, presentato nella bozza di progetto come “diritto della donna e metodo di pianificazione familiare“.
Inoltre, visti e considerata la natura dei temi trattati in uno dei testi – tra i quali il riconoscimento giuridico delle coppie gay – Ventura inoltre si rivolge ai deputati del partito democratico cristiano e li invita a dare il proprio voto a persone che “rispettano la concezione cristiana della vita e del matrimonio”.
Tanto per non sbagliare, il Nunzio Apostolico include addirittura i nomi delle persone da votare: Riccardo Ventre come giudice italiano alla Corte dei diritti dell’uomo – il quale non é stato eletto - e Luca Volonté per il ruolo, che ha invece conquistato, di capogruppo del PPE.
L’UE non ha gradito l’intrusione del Vaticano né l’atteggiamento da “indicazione di voto”.
“La lettera del Nunzio Apostolico in Francia monsignor Ventura ha sollevato incredulità, stupore, sincera amarezza in molti parlamentari del Consiglio d’Europa” afferma il vicepresidente del Senato Vannino Chiti. “La Chiesa cattolica, come ogni altra confessione religiosa, ha il pieno diritto di esprimere pubblicamente le sue posizioni su ogni tema di vita della società: dalla pace allo sviluppo, dalle migrazioni all’etica. E’ importante che sappia sollecitare a tutti una riflessione e con tutti un confronto.
Proprio per questo – spiega Chiti – appare incredibile che sia stata fatta una lettera riservata, solo per alcuni parlamentari; che in essa si scenda nel dettaglio di emendamenti da approvare o respingere e sul voto finale; che si diano indicazioni per candidature alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo o per incarichi in gruppi politici.
No, sinceramente questo è sbagliato. Non fa bene alla Chiesa e non giova ai suoi rapporti con le istituzioni europee“. Probabilmente il Vaticano è troppo abituato alla tolleranza di fronte alle ingerenze ecclesiastiche nella sfera politica. Ma il Parlamento Europeo non è un pulpito di paese. Non è neanche il Parlamento
italiano.
Fonte: Gaynews24
......
Quante altre volte anche in Italia il vaticano ha cercato di avallare simili INGERENZE nella nostra vita politica?
E quindi quando Vannino Chiti dice che "il Parlamento Europeo non è un pulpito di paese. Non è neanche il Parlamento
italiano" intende indirettamente dire che questa dell'ingerenza è una pratica comune e accettata nel Parlamento italiano?
Scandalo e gelo presso il Parlamento Europeo in seguito alla notifica di un promemoria datato 8 gennaio 2010 e inviato dal Nunzio Apostolico Luigi Ventura agli eurodeputati del Partito Popolare Europeo a Strasburgo. Nel documento il Vaticano chiede la modifica di due progetti di risoluzione, uno sulle discriminazioni sessuali e uno legato alle politiche sociali di popolazione e sviluppo.
E quale può essere mai essere stato l’oggetto di queste modifiche tanto anelate da piazza San Pietro?
Ma ovviamente l’aborto, presentato nella bozza di progetto come “diritto della donna e metodo di pianificazione familiare“.
Inoltre, visti e considerata la natura dei temi trattati in uno dei testi – tra i quali il riconoscimento giuridico delle coppie gay – Ventura inoltre si rivolge ai deputati del partito democratico cristiano e li invita a dare il proprio voto a persone che “rispettano la concezione cristiana della vita e del matrimonio”.
Tanto per non sbagliare, il Nunzio Apostolico include addirittura i nomi delle persone da votare: Riccardo Ventre come giudice italiano alla Corte dei diritti dell’uomo – il quale non é stato eletto - e Luca Volonté per il ruolo, che ha invece conquistato, di capogruppo del PPE.
L’UE non ha gradito l’intrusione del Vaticano né l’atteggiamento da “indicazione di voto”.
“La lettera del Nunzio Apostolico in Francia monsignor Ventura ha sollevato incredulità, stupore, sincera amarezza in molti parlamentari del Consiglio d’Europa” afferma il vicepresidente del Senato Vannino Chiti. “La Chiesa cattolica, come ogni altra confessione religiosa, ha il pieno diritto di esprimere pubblicamente le sue posizioni su ogni tema di vita della società: dalla pace allo sviluppo, dalle migrazioni all’etica. E’ importante che sappia sollecitare a tutti una riflessione e con tutti un confronto.
Proprio per questo – spiega Chiti – appare incredibile che sia stata fatta una lettera riservata, solo per alcuni parlamentari; che in essa si scenda nel dettaglio di emendamenti da approvare o respingere e sul voto finale; che si diano indicazioni per candidature alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo o per incarichi in gruppi politici.
No, sinceramente questo è sbagliato. Non fa bene alla Chiesa e non giova ai suoi rapporti con le istituzioni europee“. Probabilmente il Vaticano è troppo abituato alla tolleranza di fronte alle ingerenze ecclesiastiche nella sfera politica. Ma il Parlamento Europeo non è un pulpito di paese. Non è neanche il Parlamento
italiano.
Fonte: Gaynews24
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Quante altre volte anche in Italia il vaticano ha cercato di avallare simili INGERENZE nella nostra vita politica?
E quindi quando Vannino Chiti dice che "il Parlamento Europeo non è un pulpito di paese. Non è neanche il Parlamento
italiano" intende indirettamente dire che questa dell'ingerenza è una pratica comune e accettata nel Parlamento italiano?